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concorso di progettazione

CONCORSO DI RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA ED EX-CASERMA

Varese

Oggetto:

Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione urbanistica e funzionale del comparto di Piazza della Repubblica ed Ex Caserma

Anno:

2015

Design:

Arch. Alberto Carinella, Ing. Luigi Paolino, Paolo Montini, Riccardo Lupo, ARIN Studio

01 Concorso Piazza Repubblica Varese
02 Concorso Piazza Repubblica Varese
03 Concorso Piazza Repubblica Varese
04 Concorso Piazza Repubblica Varese
05 Concorso Piazza Repubblica Varese
06 Concorso Piazza Repubblica Varese
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14 Concorso Piazza Repubblica Varese
15 Concorso Piazza Repubblica Varese

Il progetto

 

Il progetto prevede la riqualificazione della piazza Repubblica e della caserma Garibaldi per un'area totale interessata dagli interventi di poco superiore a 19.000 mq. Le opere prevedono la realizzazione di una serie coordinate di opere sulla piazza per fornire nuove attività funzionali alla stessa, trasformando la percezione da parte dei fruitori della stessa rispetto al traffico veicolare, la chiusura di via Spinelli che consentirà di riconnettere la piazza alla futura biblioteca civica.


La trasformazione dell'edificio un tempo abibito a caserma in biblioteca, prevede il mantenimento del corpo di fabbrica di elevato valore storico su via Volta e via Spinelli, mentre saranno demoliti i corpi di fabbrica presenti su via F.lli Pavesi e via San Michele Arcangelo. Tali aree saranno poi occupate da nuove funzioni: questa ospiterà un'area adibiti a centro ricreativo, mentre quelli lasceranno posto al nuovo auditorium.

 

 

Riflessioni per il progetto di un luogo urbano: piazza e centro civico a Varese

 

Da ex-caserma a Centro Civico: un bel salto in avanti nella qualità dei luoghi di una città e nella fruizione della città stessa da parte dei suoi cittadini, ma anche degli ospiti non residenti.

Il progetto proposto vuole esaltare, con le soluzioni prospettate, questa rinnovata qualità d'uso di uno spazio costruito, molto fisico nelle sue dimensioni ragguardevoli, inserito nella storia della città come elemento di riconoscibilità, unitamente ad uno spazio non costruito che gli è antistante, un vuoto urbano che il progetto vuole trasformare in luogo urbano.

Così, centro civico e piazza diventano un'unica realtà e si completano, l'uno edificio l'altro spazio, per offrire ad un'utenza allargata la fruizione di servizi che rendono vivibile una città e i suoi cittadini più contenti di viverla.

Centro civico e piazza risultano i due aspetti correlati della socializzazione e della cultura, elementi fondanti un consorzio umano.

Il progetto prevede da una parte la riqualificazione integrale della piazza, attribuendole nuove funzioni e un nuovo disegno e dall'altra la ristrutturazione ed ampliamento del complesso rappresentato dell'ex-caserma. 

La piazza

La piazza viene sviluppata tenendo presenti i seguenti aspetti:

  • eliminazione di barriere fisiche e recupero di uno spazio urbano polifunzionale

  • un impianto distributivo caratterizzato da massima accessibilità

  • il rapporto con il teatro

  • il rapporto con il centro commerciale

  • il rapporto con la città

  • il rapporto con la parte alta della città

  • le emergenze architettoniche: il porticato e le sue funzioni (connettivo plurifunzionale e schermo), i muri di contenimento in cls a vista, la pensilina, il portale di accesso al teatro, il palcoscenico, gli specchi d'acqua

  • gli spazi di servizio a ridosso del monumento

  • il sistema di drenaggio

  • il sistema di illuminazione

  • i materiali e il disegno

  • il verde

Il Centro Civico

Il Centro Civico si sostanzia in tre interventi distinti: restauro/ristrutturazione del fabbricato esistente – demolizione e ricostruzione della porzione SW dell'edificio esistente - nuova edificazione lungo il lato SE e parte del lato SW. Oltre ad opere esterne connesse alla nuova via F.lli Pavesi, alla soppressione di via Spinelli e alla modifica dell'accesso al parcheggio interrato.

Il luogo presenta vincoli evidenti: la rigidità dell'edificio esistente, le strade che delimitano e chiudono l'ambito spaziale, il parcheggio interrato con il sistema di accesso carraio e pedonale, i sistemi di ventilazione e di illuminazione naturale esistenti sull'attuale piazza ed inamovibili, l'impossibilità di realizzare manufatti parzialmente interrati e di prevedere costruzioni che possano incidere sulla stabilità.

Il progetto parte proprio dai vincoli e dalle forzanti negative della città (traffico e rumore) per ricercare forme e funzioni che possano soddisfare il quadro esigenziale dell'utenza.

Il complesso è chiuso a SE e SW, dove le forzanti negative della città sono particolarmente presenti, per aprirsi completamente a NW alla piazza e a NE direttamente alla città. In tal modo centro civico e piazza si fondono in un'unica realtà urbana sotto tre aspetti: correlazione logica e funzionale, offerta di servizi di tipo sociale-culturale, architettura.

La Biblioteca è il fulcro dell'impianto funzionale-spaziale. La bilbioteca è fatta di spazi indipendenti ma interconnessi, luoghi per rendere la lettura più agevole e confortevole, ad elevato comfort abitativo. Si tratta di una biblioteca di tipo “divulgativo” cioè dinamica secondo il concetto che le informazioni devono essere sì conservate ma nel contempo divulgate il più largamente possibile. La Biblioteca diventa Centro polifunzionale, con finalità non solo istruttive individuali ma anche educative e formative a livello sociale e luoghi di socializzazione. La propone tutte le forme attuali di trasferimento e di condivisione di cultura ed in tal senso diviene “mediateca”. In aggiunta, la biblioteca condivide gli ambiti sociali e spaziali con altri ambiti funzionali creando una comunicazione non parallela ma trasversale tra utenti differenti, aspettative differenti, esigenze differenti. Nasce nel cuore di Varese un centro civico, Il Centro Civico.

Architettura dei luoghi

  • La piazza si ispira a criteri di semplicità e rigore formale: disegno composto della pavimentazione, uso di materiali ad alta durabilità e di pregio estetico, lettura immediata delle funzioni. Ma la piazza si offre agli utenti come luogo di interscambio e di fruizione, grazie al porticato e ai boxes polifunzionali. La piazza “collega” le diverse funzioni: teatro, centro civico, centro commerciale, città alta e città storica trovano nella piazza un punto di raccordo formale ma anche di distribuzione. I percorsi coperti rappresentati sia dal portico che dalla pensilina continua sui lati SW e SE consentono la completa circuitazione del luogo, in stretta correlazione sia con la viabilità pedonale cittadina (i marciapiedi di via Magenta e le aree a NW) sia con il sottostante parcheggio. L'acqua è poi un fattore primario di riconoscibilità del luogo. Le due vasche, di dimensioni considerevoli, svolgono funzione di catalizzatore oltre che conferire al complesso un valore aggiunto di presenza di elementi naturali (l'acqua). Le esistenti emergenze tecnologiche del parcheggio (prese d'aria e di luce) vengono dissimulate nel progetto con artifizi formali che consentono un razionale ed organico inserimento degli stessi all'interno della composizione della nuova piazza. In particolare: il lucernario di NW, in prossimilà del Centro commerciale, viene inglobato nella vasca d'acqua, divenendone una sorta di “scultura” integrata alla fontana; il cavedio di ventilazione di SE, in prossimità del Centro Civico, viene anch'esso in parte integrato nella seconda vasca d'acqua ed in parte integrato nel nuovo “palcoscenico”, così come le due torrette di ventilazione ad esso limitrofo; il cavedio di ventilazione situato nella parte NE della piazza viene integrato nella pavimentazione e nel verde. L'elemento di maggior unificazione e dissimulazione è rappresentato dal trattamento delle superfici esterne, rivestite del medesimo calcestruzzo che caratterizza i muri di confine, le vasche ed il portico, generando un'unità linguistica e formale attraverso la quale i vari elementi si compenetrano e si rapportano.

  • Il centro civico è caratterizzato da due aspetti architettonici contrastanti: 

 

a) la riproposizione in forma di restauro conservativo dell'edificio ex-caserma, per il quale è prevista la conservazione per i volumi di NE e NW e della torre di SE mentre è prevista la sostituzione per la porzione angolare collocata ad W, in accordo con le indicazioni del Bando di gara. Il nuovo edificio, in tal caso, sarà caratterizzato dai medesimi caratteri tipologici e formali dell'esistente in termini di aperture, allineamenti, altezze, riprendendo in forma simmetrica la facciata su piazza, pur nell'innovazione dei caratteri costruttivi.

b) l'intervento di nuova costruzione rappresentato dall'ampliamento del corpo di fabbrica di SW su via San Michele e dalla realizzazione della sala congressi a SE, in continuità con lo spigolo E dell'excaserma. Si tratta in questo caso di un volume che si sviluppa longitudinalmente ad occupare tutto il lato SE del sedime, formando, insieme all'ampliamento di SW, la corte interna. La scelta architettonica adottata è stata di completa indipendenza linguistica e formale rispetto all'esistente, al fine di instaurare una relazione più culturale che morfologica, fatta di contrasto dialettico e non di mimesi. Ne risulterà una lettura dei due edifici (quello esistente ed il nuovo) chiara ed evidente, nel rispetto delle reciprocità storiche e costruttive. Si è scelto di dar vita ad un edificio compatto ed impenetrabile, un volume semplice e materico, chiuso completamente verso le strade limitrofe ed aperto sulla corte interna. Su via F.lli Pavesi la superficie continua della pelle esterna viene solo scalfita da esili aperture seriali ricavate nella parte alta, mentre su via San Michele il serramento continuo presente al di sotto del coronamento di copertura rimarca ulteriormente la monoliticità della componente muraria sottostante. Le pareti esterne sono costituite da pannelli di grandi dimensioni in c.a. grigio chiaro, i cui giunti rappresentano sono l'unico disegno geometrico della facciata.

TAVOLE DI PROGETTO

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